AUTORI: Saša Stanišić, Regina Kehn

EDIZIONI: Iperborea

ETÁ: A partire dai 10 anni

La recensione di Pamela

Le vacanze possono rivelarsi un bel problema. Soprattutto se la mamma ti spedisce per una settimana in un posto che pensi proprio non faccia per te. Di questo è assolutamente convinto Kemi, voce narrante del racconto.
E come dargli torto. Con i suoi ragionamenti e le sue impressioni proposte in un flusso continuo, ci introduce in quello che si prospetta un incubo: un villaggio un po’ fatiscente compagni di classe molesti, adulti che dovrebbero badare al gruppo non all’altezza del compito affidato.
E poi c’è lui, il mite Jorg. Il compagno di classe, ora di stanza, che sembra un po’ strambo. Ma presto Kemi deve ricredersi sul suo conto. Jorg è capace, sa fare tante cose. Sentimenti nuovi si affacciano nello stato d’animo di Kemi, ora in bilico tra il mantenere la sua corazza e l’ammirare e magari diventare amico di Jorg.
Farlo però significherebbe prendere anche le sue parti quando viene preso di mira dagli scherzi continui del gruppo di bulli. Kemi teme di coinvolgersi troppo.
La presenza di un lupo, che si aggira e si avvicina sempre più all’alloggio di Kemi e Jorg dà un ulteriore senso di disagio ad una vacanza che a tratti verrebbe definita fallimentare.
Ma forse proprio riconoscere cosa quel lupo possa rappresentare permette di dare un punto di vista differente.
Una menzione d’onore va alle illustrazioni di Regina Kehn, senza le quali non riusciremmo a calarci con la stessa partecipazione nel racconto. Troppo spesso dimentichiamo come questo medium narrativo possa arricchire la nostra esperienza di lettura, rendendo ancora più interessante il romanzo.

La recensione di Flavia

Kemi, un ragazzino sui dodici anni va in un campo estivo nel bosco, quasi costretto dalla mamma.
Qui ritrova diversi compagni di scuola come Benisha, Marko, i gemelli Dreschke e Jorg. Jorg viene spesso preso in giro anche per le sue orecchie grandi. Kemi capita proprio in stanza con lui e a mano a mano fanno amicizia.
Questo lupo citato nel titolo appare di notte a Kemi e a Jorg e resta una presenza misteriosa per buona parte del libro.
Mi sono un po’ persa con i ragionamenti di Kemi, troppi e troppo dettagliati a mio avviso. Penso sia un libro adatto a ragazzi un po’ più grandi dei miei 11 anni. Per questo forse mi è piaciuto, ma con riserva.